Tanto bene seminato nella semplicità
Domenica 12 settembre siamo state invitate a Modena_Santa Caterina in occasione del 60° anniversario della Scuola Materna “Cuore Immacolata di Maria” e nella memoria del terzo anniversario della morte di don Sergio Mantovani, che tante di noi hanno conosciuto come “il prete della Ferrari” e in questa occasione è stato dedicato a lui il giardino della parrocchia con la posa di un busto realizzato da uno scultore locale. Con Madre Donatella, suor Marina, Sofia e suor Rufina, suor Franca Sorini, suor AnnaMaria Scola, Suor Giancarla Poppi e Suor Giannina Ciceri, abbiamo partecipato alla solenne messa di ringraziamento. Ho raccolto la testimonianza di una lunga presenza delle suore preziosine che, invitate da don Sergio, ci ha volute artefici di una offerta educativa mediante la costruzione e la conduzione della scuola materna in questo contesto di periferia e poi, negli anni ‘70 con l’attenzione agli anziani e la nostra presenza anche in questa casa di riposo. Tante preziosine hanno donato energie e passione educativa verso i piccoli e le loro famiglie intessendo relazioni aperte, nello stile della familiarità e dell’aiuto.
Davvero commoventi gli incontri dei tantissimi, ormai nonni, che abbracciavano e accarezzavano le nostre suore facendo memoria di tutto il bene seminato nella semplicità, nella piccolezza delle cose quotidiane, nella laboriosa generosità che le ha poste in mezzo a questa gente che ne ricorda tutti i nomi, che ha chiesto di tutte le suore, anche quelle che non erano presenti e quelle che sono ormai paradiso insieme al loro amato don Sergio.
Ho davvero gioito e ringrazio tutte queste sorelle e il Signore per tutto ciò che di bene abbiamo potuto seminare in tanti anni di presenza in questa comunità che abbiamo lasciato ormai dieci anni fa ma che ancora ci ricorda e ci vuole bene.
Abbiamo gustato la bellezza di questa testimonianza, di un servizio nato insieme alla nostra presenza, di cui ne abbiamo accompagnato la crescita e poi affidato alla comunità parrocchiale perché lo portasse avanti … in un cammino di vera comunione e sinodalità.
madre Antonella Patti
